We Have A Dream _ 2015

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Bronzo Bianco _ 45x30 cm, h 30 cm

Manifestazioni ed eventi:
NYC _ Ca D'Oro Art Gallery _ Presentazione dal 23 Aprile/24 Maggio 2015

Esistono luoghi in cui sappiamo di essere schiavi fin dalla nascita, altri in cui lo siamo senza saperlo. In una società, non esiste la libertà assoluta. E' un'idea a cui tendere. Un obiettivo da perseguire. Un valore, nel rispetto degli altri, che la società stessa, e tutti gli individui che la compongono, devono difendere ad ogni costo. Quando lo dimentichiamo, perdiamo la nostra umanità, e con essa la dignità ed il diritto di essere uomini liberi.

(Daniele Basso, Gennaio 2015)

La storia della scultura
Visitando Atlanta, città natale di Martin Luther King, icona universale dell'attivismo pacifista per i diritti civili delle minoranze negli USA, ho deciso di realizzare un'opera per riflettere su libertà ed uguaglianza di ognuno di noi di fronte ad istituzioni e società. Alla ricerca di un simbolo che raccogliesse insieme la bestialità della schiavitù contrapposta all'umanità della ribellione senza violenza, una sola domanda prevaleva: "perché usare un evento successivo alla nascita per rappresentare un diritto che esiste fin dalla nascita stessa?"
Così mi è parso chiaro che l'essenza del messaggio fosse nella Nascita. Unico istante in cui tutti siamo uguali e liberi. In quest'opera nessuna parte prevarica l'altra. Niente scontri e lotte. Ma piuttosto un'opera primigenia ed istintiva che elude il "problema della razza" e dell'uguaglianza, superato all'origine, ed affronta il tema universale della libertà personale e sociale. E' un "Bimbo" nato in catene. Come tutti noi. Metafora dei compromessi più o meno coscienti richiesti per vivere in società. Delle difficoltà personali e collettive per trovare la nostra dimensione nel pieno rispetto degli altri. Delle complesse relazioni che compongono la nostra vita e le diverse società nel mondo.
E' un "embrione" di pieghe e spigoli a specchio, espressione fisica della vita in costante cambiamento, dove riflessi fondiamo il piano dell'intimità con quello della comunità, per sentirci tutti ugualmente membri di questa società. Uniti nei diritti e nel doveri che la libertà esige.
Un'opera che sostiene l'uguaglianza non come gesto di una parte della società verso l'altra, ma come Realtà Oggettiva! Dove prendere coscienza di essere tutti schiavi di tutti, ma anche tutti ugualmente liberi per diritto di Nascita. Un'esperienza universale. Uno zero comune, condiviso, intuitivo, da cui partire per costruire un futuro migliore per i nostri figli ed i nostri nipoti.