Donazione opera Cristo Ritorto_2021

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Santuario di Oropa _ Biella _ 18 dicembre 2021 Altare del sacello della Madonna d’Oropa _ Basilica vecchia


Cristo Ritorto rimane a Oropa
Daniele Basso dona al Santuario di Oropa l’opera realizzata per la V° Centenaria Incoronazione della Madonna d’Oropa.


L’altare dinnanzi alla nicchia ospitante la statua della Madonna d’Oropa, nella Basilica Antica del Santuario, è il luogo straordinario che accoglie in via definitiva l’opera Cristo Ritorto dell’artista Daniele Basso, che manterrà metaforicamente vivo anche attraverso l’arte il dialogo simbolico del territorio biellese (nel nome “Ritorto” anche un omaggio alla nostra tradizione laniera) e di tutti i fedeli con la Vergine Maria.

Grazie all’intervento di Irene Finiguerra, gallerista e curatrice d’arte con cui Daniele Basso collabora da tempo, e al rettore Don Michele Berchi  si è perfezionata la donazione come momento particolare durante la presentazione al pubblico del libro fotografico “Figli di una Regina” con fotografie di Andrea Taglier ed edito da Daniela Piazza Editore.

"È una grande gioia - spiega Daniele Basso – poter donare l’opera ad un luogo a me così caro. Sapere poi della collocazione sull’altare mi rende insieme orgoglioso e profondamente riconoscente per questo privilegio. Oggi che i fatti della vita ci portano ad una profonda ridefinizione della nostra identità, a livello individuale, locale e globale, nei simboli possiamo leggere le nostre radici e riconoscere i valori su cui appoggiarci nel ridisegnare il futuro in cui vivere. "Cristo Ritorto" in fondo rappresenta questo: l'occasione, col linguaggio contemporaneo dell’Arte, d'indagare il trascendente e celebrare la sacralità della vita".

L’opera in resina blu indaco e legno di ulivo, colore profondo e intenso della contemplazione, conserva il valore simbolico di oggetto di fede e ci invita a superare i limiti della materia fino allo spirito delle cose. La torsione del busto, della figura intera e gli spigoli più acuti, riportano in primo piano il dolore e la fatica di agire con coerenza nella via del bene, umanizzando il simbolo e avvicinandolo alla vita quotidiana. 

La torsione innova inoltre la visione del Cristo in croce, dando per la prima volta 2 punti di vista all'osservatore: quello classico frontale, rivolto alla navata centrale della chiesa, e quello nuovo, laterale, con riferimento alla posizione dei piedi, rivolo ai fedeli che vorranno rendere grazia alla Madonna dall’apertura laterale dell’antico sacello che la ospita.